Tuber Magnatum Pico è “oro bianco”
Popola le tavole dei migliori ristoranti del mondo ed è il cibo più pregiato della tavola per la sua bontà, apprezzato dai potenti della terra e dai personaggi più famosi. E’ considerato un “frutto magico”, il “diamante della terra” o “l’oro bianco” anche per il suo prezzo che nella passata stagione sfiorò i 4000 euro al kg. Il Tartufo Bianco delle Colline Samminiatesi è il Tuber Magnatum Pico, un fungo sotterraneo che si trova a pochi centimetri di profondità in un numero limitato di aree predilette per la particolare – e quasi misteriosa – combinazione di fauna forestale e di sostrato geologico.
Per molto tempo poteva essere commercializzato solo con il nome di tartufo bianco di Alba o Acqualagna. Con la Legge n. 752 (1985) si stabilì che il Tuber Magnatum Pico si commerciasse solo con il nome latino con accanto la zona geografica di raccolta. Così la Regione Toscana stabilì le seguenti zone di produzione per il tartufo bianco toscano: delle Colline Sanminiatesi, delle Crete Senesi, del Casentino, del Mugello e della Val Tiberina. Di queste aree predilette del tartufo bianco, San Miniato rappresenta una zona geografica con alta produzione estendendosi verso la sua campagna interna. La tradizione e l’attività di raccolta del tartufo è da poco più di 100 anni che si è organizzata attraverso gruppi familiari della zona, i cosiddetti tartufai. Più che cercatori, intere famiglie, ognuna con i suoi segreti tramandati da generazioni, i propri cani da tartufo e sentieri nascosti nei boschi.
L’ora del tartufo