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Cenni storici

Il territorio di San Miniato (e la ricca valle dell’Arno) sono state abitate sin dall’età del bronzo. Le principali testimonianze attestano insediamenti etruschi e poi romani in tutto il territorio. La nascita del borgo, la Città di San Miniato, è invece testimoniata alla data 783 quando fu costruita la chiesa dedicata al martire Miniato per mano di un gruppo di longobardi (oggi Chiesa di San Francesco). 

Federico II Stupor Mundi

Alcuni dei nomi più importanti di questo secolo (Federico Barbarossa, Federico II di Svevia) ebbero un ruolo chiave nella costruzione della città medievale. Nel corso del Medioevo gli imperatori germanici riconobbero l’eccezionale e strategica posizione di San Miniato e la elevarono a sede dell’amministrazione imperiale per la riscossione dei tributi dell’Italia centro settentrionale. Questo è il periodo in cui la città viene conosciuta come San Miniato al tedesco.  Prese così forma il borgo che comprendeva la cinta muraria su due anelli, il palazzo imperiale, edifici sacri e e altre abitazioni adibite al commercio. Con Federico II avvennero importanti trasformazioni nel territorio: la più importante via commerciale e di comunicazione del tempo, la Via Francigena, fu deviata affinché passasse attraverso la città dando così a San Miniato un controllo diretto sulle tasse doganali e sul territorio. Simbolo di questo periodo storico è la Rocca, la torre di vedetta posizionata nel punto più alto della collina. 

Famiglia Buonaparte

Un aneddoto che catapulta la città di San Miniato nella storia moderna e contemporanea europea parla delle rocambolesche avventure della famiglia Buonaparte: le origini sono toscane (fiorentine precisamente) attestate già nel medioevo. Al tempo le fazioni che dividevano in due le società medievali (guelfi e ghibellini) costrinsero un ramo della famiglia a fuggire, prima a San Miniato, poi a Sarzana. Secoli dopo raggiunsero la Corsica, terra natale di Napoleone. Per garantirsi l’accesso alla nobiltà corsa, Napoleone intraprese un primo viaggio in Toscana ripercorrendo il ramo genealogico paterno. Nel 1759 avvenne la prima visita a San Miniato, durante la quale fu riconosciuto come appartenente al ramo dei Bonaparte di Ajaccio. Con questo titolo nobiliare il giovane Napoleone poté entrare nella scuola reale militare a Parigi. Da lì scalerà le cariche militari fino a diventare generale, il resto è storia. Anni dopo, nel corso della campagna d’Italia (1810) Napoleone fece una seconda visita a San Miniato, allo “zio” Filippo ultimo rappresentante dell’antica discendenza che abitava nella dimora a Palazzo Formichini.

Musei Civici di San Miniato

La rete dei Musei Civici è composta da alcuni poli espositivi e monumenti della città che ne raccontano importanti frammenti di storia. Dall’antichità più remota ad avvenimenti  molto più recenti, i musei della rete permettono una visione ravvicinata delle vicende del territorio e delle comunità che lo hanno vissuto…

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